Un laboratorio per sperimentare il lavoro dell'antropologo fisico, lo specialista che si occupa di studiare le sepolture, formulando ipotesi e teorie sulla vita del passato.
Attraverso cazzuole e pennelli i partecipanti potranno mettere in luce uno scheletro, osso dopo osso, scoprendo insieme i piccoli oggetti posti a corredo della sepoltura.
L’antropologia fisica applicata all’archeologia è una disciplina che ha come obiettivo lo studio delle ossa umane, finalizzato alla ricostruzione della società in un determinato momento storico. Da uno scheletro è infatti possibile ricavare informazioni su età, sesso, stato di salute di un individuo. In alcuni casi si arriva ad avere indizi anche sull’abbigliamento, sull'alimentazione, sulle attività quotidiane, oltre che sui rituali funerari. Anche gli oggetti di corredo possono fornire una quantità sorprendenti di dati, che danno vita a stimolanti interpretazioni.
In questo laboratorio verrà simulato uno scavo utilizzando modelli di scheletri umani e oggetti di corredo, fedelmente ricostruiti. Dopo una breve introduzione sull’attività, i ragazzi divisi in 2 gruppi potranno sperimentare le metodologie archeologiche per portare alla luce resti ossei e altri reperti di corredo. Mediante un’osservazione accurata e guidata, i ragazzi impareranno a distinguere il sesso, l’età, le abitudini e il ruolo sociale dell’inumato, oltre a ipotizzare una datazione della sepoltura esaminata. Le informazioni saranno registrare su una scheda di scavo.
Nel caso si scelga il programma con DOPPIO LABORATORIO le attività potranno subire delle variazioni per abbinarle al meglio e adattarle alle tempistiche previste, ma si garantisce che i contenuti didattici rimarranno invariati.